venerdì 2 marzo 2012

http://www.mabra.it/dida/conduttometria/int1.htm

Conduttimetria diretta

Nel caso della conduttimetria diretta, ha interesse il valore effettivo della conducibilita' specifica di una soluzione, che quindi va determinata il piu' accuratamente possibile. A tale scopo, deve essere nota con la massima precisione la costante della cella impiegata per poter risalire dalla conducibilita' misurata alla conducibilita' specifica. La costante di cella viene determinata misurando la conducibilita' di soluzioni a conducibilita' specifica nota per diversi valori di concentrazione e temperatura. Fra le applicazioni della conduttimetria diretta si puo' citare il controllo della purezza dell'acqua, intesa come verifica dell'assenza di elettroliti disciolti.
Conduttimetria indiretta
Nelle misure conduttimetriche indirette, cio' che conta e' la variazione di conducibilita', piu' che il suo valore effettivo: non ha dunque molta importanza conoscere esattamente la costante di cella.
Un esempio classico di conduttimetria indiretta e' costituito dalle titolazioni conduttimetriche, in cui la conducibilita' della soluzione da titolare viene misurata in funzione del volume di titolante aggiunto.

Titolazioni conduttimetriche acido base
Lo ione idrogeno e lo ione ossidrile hanno conducibilita' individuali molto elevate. Le elevate variazioni che subiscono le concentrazioni di questi due ioni nel corso di una titolazione acido base determinano corrispondenti variazioni nella conducibilita' della soluzione, la cui misura puo' quindi essere utilmente impiegata per seguire il corso della titolazione.